Trattasi di una lampada da terra, a luce diretta, la cui base è costituita da un parallelepipedo di marmo bianco, di 65 kg circa, con spigoli e vertici smussati ad angolo (senza raccordo); dalla base si innalza una struttura in metallo, fissata al marmo tramite una guida scavata in esso e dei supporti a vite. Tale struttura, realizzata con tre profilati d’acciaio con sezione a U, dopo una prima parte diritta va a formare un arco vero e proprio, regolabile proprio facendo scorrere i diversi profilati su se stessi. Al termine dell’ “arco” vi è l’alloggiamento del punto luce: una cupola formata da due pezzi: una calotta forata, che impedisce l’eccessivo riscaldamento del portalampada, e un anello in alluminio che serve a regolare la posizione della cupola in relazione alla regolazione dell’arco.
Dimensioni:
Le caratteristiche principali che la contraddistinguono dalle svariate copie sono:
Profilati telescopici ad ‘U’ (quindi aperto su un lato) in metallo satinato
Il foro della base in marmo “dell’Arco ORIGINALE” è decentrato (a 7/10cm dai bordi del parallelopipedo) per mantenere il baricentro in fase di trasporto .In alcune immagini pubblicitarie degli anni ’60, “la Arco” bastava spostarla infilando nel foro un bastone di scopa…
I fori della semicalotta non sono simmetrici e nel bordo calotta sono distribuiti alternativamente (la calotta è in metallo cromato non satinato)